Invecchiare:una sfida possibile  di Francesco Bove
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“Invecchiare è un privilegio e una meta della società. Ma è anche una sfida, che ha un impatto su tutti gli aspetti della società del XXI secolo.”

Questo è il messaggio proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sul tema della salute degli anziani, argomento che, nella nostra società, acquista sempre maggiore importanza. L’Italia sta infatti vivendo una sorta di “rivoluzione demografica”: secondo i dati Istat, nel 2001 il numero di ultra65enni nel nostro paese ammontava a circa 10 milioni e mezzo di persone (il 18% della popolazione), ma questa stima è destinata a crescere fino a raggiungere, nel 2006, gli 11 milioni e mezzo circa di persone.

Inevitabili le ripercussioni che questi dati possono avere sul sistema sanitario: l’invecchiamento della popolazione è infatti tipicamente accompagnato da un aumento della frequenza di patologie croniche non trasmissibili e legate alla senilità (malattie cardiovascolari, diabete, morbo di Alzheimer e altre patologie neurodegenerative, problemi muscoloscheletrici come artrosi ed osteoporosi). Non a caso, dal rapporto “Stato di salute e prestazioni sanitarie nella popolazione anziana” del ministero della Salute, si evince che la popolazione anziana oggi in Italia determina il 37% dei ricoveri ospedalieri ordinari e il 49% delle giornate di degenza e dei relativi costi stimati. Le malattie croniche, infatti, impongono agli anziani non solo un peso elevato in termini di salute ma anche un enorme sforzo economico a causa della lunga durata di queste patologie, della diminuzione della qualità della vita e dei costi necessari per le cure.

Sebbene il rischio di malattie aumenti con l’età, i problemi di salute non devono essere considerati una conseguenza inevitabile dell’invecchiamento: la prevenzione è  infatti l’arma più efficace di cui ciascuno di noi dispone per ritardare ed allontanare l’insorgere delle patologie legate alla senilità.

Praticare una regolare attività fisica, alimentarsi in modo sano ed equilibrato ed evitare alcool e fumo sono i primi passi da muovere verso il benessere.

Soprattutto per ciò che concerne l’osteoporosi, una delle più gravi e diffuse malattie invalidanti dei nostri tempi, la prevenzione deve cominciare in età precoce: questo significa informare i giovani sull’argomento ed educarli al rispetto e alla cura del proprio corpo e della propria salute. Sono questi gli obiettivi che ci siamo prefissati e per i quali lavoriamo quotidianamente.