“Invecchiare è un privilegio e una meta della
società. Ma è anche una sfida, che ha un impatto su tutti gli
aspetti della società del XXI secolo.”
Questo è il messaggio proposto dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità sul tema della salute degli anziani, argomento
che, nella nostra società, acquista sempre maggiore importanza.
L’Italia sta infatti vivendo una sorta di “rivoluzione demografica”:
secondo i dati Istat, nel 2001 il numero di ultra65enni nel nostro
paese ammontava a circa 10 milioni e mezzo di persone (il 18% della
popolazione), ma questa stima è destinata a crescere fino a
raggiungere, nel 2006, gli 11 milioni e mezzo circa di persone.
Inevitabili le ripercussioni che questi dati possono
avere sul sistema sanitario: l’invecchiamento della popolazione è
infatti tipicamente accompagnato da un aumento della frequenza di
patologie croniche non trasmissibili e legate alla senilità
(malattie cardiovascolari, diabete, morbo di Alzheimer e altre
patologie neurodegenerative, problemi muscoloscheletrici come
artrosi ed osteoporosi). Non a caso, dal rapporto “Stato di salute e
prestazioni sanitarie nella popolazione anziana” del ministero della
Salute, si evince che la popolazione anziana oggi in Italia
determina il 37% dei ricoveri ospedalieri ordinari e il 49% delle
giornate di degenza e dei relativi costi stimati. Le malattie
croniche, infatti, impongono agli anziani non solo un peso elevato
in termini di salute ma anche un enorme sforzo economico a causa
della lunga durata di queste patologie, della diminuzione della
qualità della vita e dei costi necessari per le cure.
Sebbene il rischio di malattie aumenti con l’età, i
problemi di salute non devono essere considerati una conseguenza
inevitabile dell’invecchiamento: la prevenzione è infatti l’arma
più efficace di cui ciascuno di noi dispone per ritardare ed
allontanare l’insorgere delle patologie legate alla senilità.
Praticare una regolare attività fisica, alimentarsi
in modo sano ed equilibrato ed evitare alcool e fumo sono i primi
passi da muovere verso il benessere.
Soprattutto per ciò che concerne l’osteoporosi, una
delle più gravi e diffuse malattie invalidanti dei nostri tempi, la
prevenzione deve cominciare in età precoce: questo significa
informare i giovani sull’argomento ed educarli al rispetto e alla
cura del proprio corpo e della propria salute. Sono questi gli
obiettivi che ci siamo prefissati e per i quali lavoriamo
quotidianamente. |