ARCHIVIO ARTICOLI | Obesi tre bambini su dieci - di Margherita Lopes
___________________________________________________________________________
Artrosi, problemi circolatori,e ancora,osteoporosi, ipertensione, ipercolesterolemia, mal di schiena, cardiopatie, gotta. Sono solo alcuni degli "acciacchi" legati in modo o nell'altro all'obesità, problema che colpisce, in Italia ,sei uomini e sette donne su cento.E che vede il Belpaese al secondo posto in Europa nella classifica degli "oversize", a braccetto con la Gran Bretagna e secondi solo alla strabordante Germania. Ma l'obesità vera e propria è solo la punta dell'iceberg: il 20-30% degli uomini e il 32-35% delle donne italiane sono infatti in sovrappeso. I chili di troppo non affliggono solo gli adulti, ma anche i bambini, per colpa di troppa tivù e merendine, fin dai banchi di scuola. Tre piccoli su 20sono gravemente obesi ma, se si considerano anche i disturbi lievi, il rapporto sale a tre su 10. Si tratta di una vera e propria condizione patologica, ricordano gli esperti, che va combattuta rivoluzionando dieta a stile di vita. Presto anche gli extra large italiani avranno a disposizione un'arma in più, da affiancare a dieta e ginnastica."La pillola anti-obesità arriverà per i primi di febbraio", assicura il professor Giovanni Spera, endocrinologo, che si è occupato delle indagini preliminari per l'omologazione del prodotto in Europa. L'"orlisat" - questo il nome dell'ultimo ritrovato "miracoloso" - è già stato approvato dall'Emea (Agenzia europea del farmaco), ma il nostro ministero della Sanità ha richiesto un po'' di tempo per altre indagini, ma questi esami sono praticamente terminati. "Il farmaco è un inibitore della cosiddetta lipasi pancreatica - spiega Spera - che blocca l'assorbimento dei grassi e ne causa l'eliminazione attraverso le feci. Questo può portare ad un effetto collaterale fastidioso", aggiunge. "Il paziente potrà notare una tendenza alla diarrea, ma riuscirà anche a dimagrire più in fretta, associando il trattamento a dieta e ginnastica". Altra controindicazione è che la compressa bruciagrassi inibisce l'assorbimento di alcune vitamine. L'orlisat pare dunque una pillola "magica", ma non funziona se il farmaco -che aiuta anche a combattere il colesterolo- non viene associato a un radicale cambiamento di abitudini di vita. Una delle regole d'oro del prodotto, sbarcato a settembre sul mercato britannico per la gioia dei milioni di obesi sudditi di Sua Maestà, prevede che solo i grassoni "dog" (con un indice di massa corporea superiore a 30) veramente decisi a diventare "ex" o quelli sofferenti di patologie direttamente correlate con l'obesità possono farne uso. Per aggiudicarsi l'agognata pasticca, inoltre, i pazienti devono perdere "con la sola dieta"almeno 2 chili e mezzo del loro peso nel mese che precede la terapia. Ma non finisce qui. Nei controlli successivi, gli "eletti" devono dimostrare di non sgarrare, continuando ad "alleggerirsi" di almeno il 5% del loro peso pre-trattamento entro tre mesi al massimo all'inizio della somministrazione. "Chi non controlla attentamente la perdita di peso mentre assume l'orlisat - ammonisce dalle pagine del "Times" John Garrow, dell'European Journal of Clinical Nutrition - rischia di soffrire di crampi allo stomaco e di una grave diarrea". Occorre, insomma, modificare il proprio stile di vita e mettersi d'impegno. Solo così chi ha deciso di dimagrire potrà continuare ad avere diritto alla "relazione giornaliera" dell'ennesima pillola della felicità, per tornare in forma più presto e acquistare in salute.