Fondazione Aila

 

                

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ARCHIVIO ARTICOLI | Un giorno intero per salvare le ossa

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Puntualissimi, alle 9 e 30 sono cominciati i lavori di un congresso che verrà ricordato. Per la qualità dei relatori e l'interesse del dibattito, per l'affluenza di pubblico e per il risalto dato ai mezzi d'informazione: dai telegiornali RAI a quelli Mediaset, dai quotidiani, alle testate specializzate nei temi della medici e della salute. Una trentina di relatori, fra i maggiori esperti italiani e stranieri, oltre 300 i partecipanti alla sessione mattutina e a quella scientifica pomeridiana. Il convegno nazionale "Osteoporosi, il tarlo silenzioso - Fattori a rischio nella Società del Duemila" è stato un appuntamento importante non solo per gli addetti ai lavori, ma soprattutto per il pubblico. L'omonimovolume (Ed. Gangemi, 156 pagg., tavv. a colori, lit. 24.000) è uno strumento esaustivoper la prevenzione e la cura di questa malattia che subdolamente provoca, all'inizio, solo qualche doloretto, per evolvere poi nelle fratture (soprattutto quelle dell'anca, del polso, della colonna vertebrale), nell'abbassamento di statura, nell'incurvamento tipico dell'anziano. Ma dal convegno AILA-BNC viene un messaggio di ottimismo: l'osteoporosi si può prevenire, se la si conosce, e si può sconfiggere. Presidente del congresso e primo a prendere la parola è stato Roberto Verna, docente di Patologia clinica alla Sapienza di Roma e membro del comitato scientifico dell'AILA. Verna ha sottolineato come la Fondazione sia riuscita a diventare interprete della Scienza dialogando con la gente comune. Gaetano Crepaldi, Presidente della SIOP, Soc. Italiano Osteoporosi e MAlattie metaboliche dell'osso, ha dichiarato che in tutto il mondo ci si sta rivolgendo con particolare attenzione a questa patologia, per il suo forte impatto clinico, scientifico, sociale ed economico. Dopo il Sottosegretario Mangiacavallo, è intervenuta l'on. Maria Burani Procaccini, prima firmataria del disegno di legge sull'osteoporosi e membro della Commissione Affari sociali della Camera e che si è pronunciata a favore del benessere dei cittadini. "Non basta vivere a lungo - ha detto - la vita deve essere vissuta bene". Ha parlato poi l'Europarlamentare Umberto Scapagnini, seguito dal chairman, Francesco Polizzi, membro della Commissione Affari termali del ministero della Sanità. Anche Polizzi ha auspicato che l'osteoporosi venga inserita fra le malattie sociali, ricordando la strategia europea comune per la lotta a questa patologia. Il Presidente dell'AILA, Francesco Bove, guardando con soddisfazione al percorso compiuto dalla Fondazione, ha ricordato l'impresa dell'astronauta John Glenn, che a 77 anni ha viaggiato nello spazio, incitando a non arrendersi al passare degli anni, bensì ad affrontare la vecchiaia con serenità ed ottimismo. Anche Gaetano Arconti, presidente della Fondazione Ente BNC che ha finanziato la ricerca dell'AILA, ha confermato l'impegno in progetti di interesse pubblico e di utilità sociale come la lotta all'oateoporosi, per continuare nell'opera di informazione e prevenzione coinvolgendo le Istituzioni e le altre Fondazioni radicate in tutto il territorio nazionale. Dopo il ragioniere generale dello Stato sono intervenuti due famosi giornalisti impegnati nella divulgazione scientifica: Luigi Bazzoli, direttore del settimanale "Salute" del Corriere della Sera, e Anna La Rosa, autrice e conduttrice di TeleCamere Salute, RAI3, che ha incentrato la puntata di domenica 29 novembre proprio sull'osteoporosi.